Ieri sera, dopo una giornata decisamente faticosa, preceduta da una notte insonne altrettanto faticosa, ho tentato di mettere a nanna la mia piccolina (con malcelata ansia che non volesse nuovamente addormentarsi).

Era chiaro che fossimo entrambe stanche morte, ma nessuna delle due pareva intenzionata a cadere tra le braccia di Morfeo: io avevo svariate faccende da sbrigare e l’unico mio pensiero era: “coraggio, pulce, dormi, che mamma così si dedica a queste benedette cosucce da fare (tra cui scrivere il post di oggi)”; mentre lei stava, per qualche motivo, partecipando ad un selvaggio sciopero del sonno, sbandierando manifesti … segni manifesti, della dura resistenza, per nulla intenzionata a piegarsi al volere della mamy.

Dopo vani e svariati tentativi di infilarla nel suo lettino (con la cautela che si usa piazzando gli organi dell’allegro chirurgo, timorosi che questi vengano improvvisamente rigettati dall’organismo, come puntualmente capita), decido di sedermi sulla poltrona del salotto per alleviare la mia fatica. Se guerra deve essere, che per lo meno sia comoda.

Eravamo come in un braccio di ferro … un morbido braccio di ferro che ero sicura avrei vinto, bensì con il passare inesorabile dei minuti il risultato stesse cominciando a non essere cosi scontato.

Chi l’avrebbe spuntata? Io o lei? Lei o io?

Ecco … non so bene in che momento, ma ad un certo punto deve essere capitato che…che il duello a colpi di fioretto…ehm…fiorellino, buonanotte fiorellino é volto al termine in tragedia.

È da poco giunta notizia, che solo qualche ora fa siano state ritrovate, da un padre inconsapevole delle sommosse notturne, i due corpi inermi, ronfanti e sbavettosi delle due intrepide duellanti.

Il bollettino di guerra, riporta i due soggetti in stato sognante di semi-incoscienza, ma nessun ferito grave.

Qui, da Cambridge anche oggi è tutto…e…

FINE

… fine della breve storia di una sconfitta …

… breve storia di una dolce, tenera sconfitta.

#borderminds #dolci sconfitte #nanna #love #storia

Erika Lami

Illustrazione di Roberta Lami