Vi capita mai quando siete soli di prendere il telefono in mano, aprire google per cercare qualcosa di interessante e non sapere cosa cercare?
Vi capita mai di avere il telefono sul tavolo e di continuare a cliccare compulsivamente lo schermo tanto per riaccenderlo?
Vi capita mai di rileggere i messaggi che avete scritto da poco o peggio di riascoltare i vostri vocali?
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Sei lì arnese infernale,
Sei lì e vuoi farmi del male.
Vorrei concentrami, non posso distrarmi,
Ma sei subito pronto a lobotomizzarmi.
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Sei lì, sei accesso e nessuno mi caga,
Ma io fibrillo come al giorno di paga.
Manco il Papa dovesse chiamarmi
O Keanu Reeves a cena portarmi.
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Del resto è la mezza, di notte intendo
E la gente normale sta certo dormendo.
Io son qui invece che voglio creare,
Ma il tuo scemo schermino continuo a cliccare.
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Cosa avrà fatto oggi Giovanna?
Uh, ha condiviso una torta di panna.
Sarà fatta in casa oppure è comprata?
Che non si fa per un likeata.
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Guido saluta il cagnetto defunto
Avran anche facebook in cielo a sto punto
E se sono connessi pur da lassù,
Allora avrò fede in Belzebù.
Ci sarà mica campo pure là sotto,
In terra di solito il campo è interrotto.
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Mi chiudo in un Bunker, forse è meglio
Oppure lo stacco, così mi sveglio.
Mi sveglio dal sonno del commento mancato,
Perché posso vivere anche non polliciato.
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E allora avanti togli sto masso,
Premi sta icona e resta sconnesso.
Vivi la vita, vivi il momento,
Non voglio sentire nemmeno un commento.
#borderminds #sconnessi #poesia
Erika Lami

Leggevo una volta da qualche parte (o era un video, boh?) che i telefonini e le loro notifiche (rosse non a caso) sono fatti proprio per creare dipendenza e per credere che quando siamo disconnessi, ci stiamo perdendo qualcosa.
Ultimamente io tengo il telefonino on Night mode fino alle 12:00, anche se poi una sbirciatina la do sempre. Ma preferisco adesso leggere un libro e scrivere prima di dedicarmi ai social
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Sarebbe un buon esercizio per tutti, senza dubbio. I social, come la tutta tecnologia, hanno un gran potenziale, fino a quando noi usiamo loro e non viceversa. Dovremmo tenerlo sempre ben a mente. Grazie per il commento Manuel.
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Grazie a te per l’articolo, spunto per una riflessione.
Ed esattamente: dovremmo essere noi a comandare loro e non viceversa.
Buona giornata!
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Buona giornata anche a te! 🙂
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A me il cellulare e soprattutto whatsapp piacciono un sacco, perché mi mettono in contatto con i miei figli lontani…. però è vero, rischia di diventare una dipendenza ed allora è meglio uscire e farsi una passeggiata.
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Eh eh eh, whatsapp è una bella invenzione, concordo. Ma sì, più passeggiate per tutti sarebbe un gran bella cosa. 😉
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I social ci hanno tolto la gioia di fare le cose, e ci hanno dato la voglia di farle per il gusto di condividerle. Quando abbiamo fatto l’ultimo viaggio senza il bisogno di condividere la sua cronistoria con mezzo mondo di amici social? Speriamo il prossimo sia così.
Bellissima poesia e bellissimo disegno!
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Già!!! Anche se condividere è di per sé una cosa meravigliosa, se non fine a se stessa. Grazie mille Marco. 😉
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“Vivi la vita e vivi il momento”
Sembra semplice.
Eppure in sette parole,
hai racchiuso gran parte dei problemi
Del mondo occidentale moderno.
Una società che non riesce
Ad afferrare e a godere
Del cammino della vita
Qui ed ora.
Nel presente.
Cosa faremo domani?
Come stavamo bene ieri?
E nel frattempo la realtà
Con i nostri viaggi mentali
Ci sfugge e viene risucchiata
Dalla freccia del tempo
Di cui noi siamo dei punti
Infinitesimali ed insignificanti
Se confrontati con la Storia
Se vogliamo lasciare il segno
Concretizzare un sogno
Dobbiamo plasmare quel cammino.
Aggredirlo e assimilarlo.
Qui ed ora.
Nel presente.
Non ieri. Non domani.
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Concordo con tutto quello che hai scritto.
“Una società che non riesce
Ad afferrare e a godere
Del cammino della vita
Qui ed ora.”
Già, eppure che disperatamente vuole in qualche modo dimostrare di saperlo fare condividendo senza filtro tutto con tutti.
L’immagine di plasmare il proprio cammino rende bene l’idea di come noi stessi, siamo realmente gli artefici del nostro destino.
Grazie per il tuo commento.
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