Tragiromanticismo

Non capisco perché con te capiti questo. Quando abbraccio qualcuno mi sembra che tutto il mondo si colori (intendo quando abbraccio qualcuno a cui voglio bene, non l’abbraccio di circostanza del saluto al conoscente).

Quando abbraccio qualcuno teneramente, per affetto, per amore, per consolazione, per felicitá, qualunque sia il motivo, il cuore si riempie di colori caldi e rassicuranti, e tutto intorno sembra più luminoso, più variopinto, piú degno di essere vissuto.

Quando abbraccio te…tutto intorno sparisce, non esistiamo che io e te.

I paesaggi e le persone si scolorano, si appiattiscono, si opacizzano, diventano un solo tenue colore pastello fluttuante e non vediamo più nemmeno noi stessi. Diventiamo solo abbraccio, senza i nostri corpi, senza i nostri pensieri, solo abbraccio, solo intreccio, solo un punto. É come se fossimo un buco nero, invisibile e profondissimo in cui tutto il resto sparisce, persino la consapevolezza di noi. Due stelle implose l’una nell’altra. Poco scientifico forse, ma é ciò che provo.

Sarà questa una cosa buona? Tante volte sono stata entusiasta di questa sensazione, di questo nostro estraniarci dal mondo, questo nostro essere galatticamente noi e basta.

Ma ora?

Forse ad un certo punto dovremmo evolvere, cercare di ritrovare il mondo esterno e le sue sfumature, imparare a godere di noi con la consapevolezza di noi nel mondo reale.

Ma si potrà uscire da un buco nero? La scienza direbbe di no, ma cosa dicono i nostri cuori?

Chissà se ci sono altri così, meravigliosamente e tragicamente implosi come noi.

#borderminds #abbraccio #riflessione

Erika Lami

Illustrazione di Roberta Lami